scienza e storia
30 Marzo 2024 13:07
I ricercatori dell’ Università di Fudan di Shanghai, hanno utilizzato il DNA per ricostruire il volto di un imperatore dinastia Zhou settentrionale, nell'antica Cina. Riuscendo persino a far luce sulla causa della sua morte. Un possibile ictus, all'età d 36 anni.
A trent'anni dalla scoperta della sua tomba, nella Cina nord occidentale, i ricercatori hanno utilizzato il DNA contenuto nelle ossa del suo cranio, quasi completo, per ricostruirne il volto in 3D.
La storia racconta che l'imperatore Wu regnò dal 560 d.C. fino al 578 d.C., sconfiggendo la dinastia Qi settentrionale e unificando così il paese. Il gruppo nomade cui apparteneva, raramente studiato, era chiamato Xianbei e viveva nell'odierna Mongolia e nella Cina settentrionale e nordorientale.
“Il nostro lavoro ha dato vita a personaggi storici - dichiara Pianpian Wei, co-autore dello studio presso l’Università di Fudan - In precedenza le persone dovevano fare affidamento su documenti storici o murali per immaginare l'aspetto degli antichi".
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