Lutto nel mondo del cinema
di Emanuele Olmo
30 Dicembre 2022 09:06
Ruggero Deodato
Ruggero Deodato, regista, sceneggiatore e attore italiano, si è spento a Roma all’età di 83 anni. Il regista, che spaziò molti generei partendo dalla commedia e passando dal poliziesco, era però globalmente riconosciuto per l’horror, nello specifico nel genere “cannibal”, tanto che venne soprannominato “Monsieur Cannibal” a seguito di uno dei più controversi film di sempre: “Cannibal Holocaust”. Film dal violento impatto visivo, attraverso la tecnica del falso documentario (chiamata mockumentary), utilizzata per la prima volta nella storia del cinema, viene mostrata la tragica sorte di una troupe televisiva in Amazzonia che viene in contatto con una tribù cannibale.
La pellicola generò non pochi scandali al giorno dell’uscita in sala (1980) in quanto vengono mostrate reali uccisioni di animali e una violenza eccessivamente realistica, tanto che il film venne falsamente creduto uno snuff movie. Il 12 marzo 1980, a poco più di un mese dalla sua uscita, il film venne denunciato e ritirato su tutto il territorio nazionale, sulla base di una legge fascista contro la tortura delle cavie. La pellicola venne poi accusata di essere «opera contraria al buon costume e alla morale», facendo arrivare la casa di Produzione United Artists a ritirarsi, mentre i produttori chiamarono ben sette avvocati per difendere il film, tra cui anche l'avvocato Giuseppe Prisco.
La sentenza del 4 giugno stabilì una condanna per Deodato, lo sceneggiatore Gianfranco Clerici, i produttori e il distributore della pellicola a quattro mesi di reclusione, 400.000 lire di multa e un mese di arresto, con la condizionale. L’unico assolto fu assolto solo il direttore della fotografia Sergio D'Offizi, mentre i produttori presentarono un ricorso in appello. Deodato, invece, desideroso di promuovere il film all’estero, si disinteressò dell’accusa. La Corte di Cassazione, in ultimo grado, riabilitò il film facendolo tornare nelle sale il maggio dell’84, soprattutto dopo che il regista portò i quattro protagonisti del film in aula, mostrando la loro incolumità e provando che la violenza del film è stata tutta opera di effetti speciali.
Nonostante l’avventura legale, Deodato ha poi acquisito sempre più notorietà e considerazione da parte dei grandi del cinema per il lavoro fatto con questa pellicola, influenzando il genere e ricevendo profonda stima da Oliver Stone, Eli Roth e Quentin Tarantino e molti altri. Gli stessi Roth e Tarantino vollero inoltre la partecipazione di Deodato come attore nell'horror “Hostel: Part II”, dove interpreta proprio il ruolo di un cannibale!
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