Processo
24 Luglio 2025 15:26
Il tribunale di Vercelli (foto Gian Luca Marino)
Lo aveva accusato di averla fatta drogare per poi approfittarne e allungare le mani. Così un uomo di 35 anni è finito sotto processo davanti al Tribunale di Vercelli. Un’accusa infamante, gravata su di lui fino a martedì scorso: quando è stato assolto.
Una sentenza che si basa principalmente sulla inaffidabilità della persona offesa, la cugina di 14 anni dell’uomo.
In verità, già gli investigatori della Squadra mobile, nelle loro relazioni, avevano definito “dissoluto” lo stile di vita della ragazzina, così come quello delle sue due amiche che l’avevano sostenuta nella denuncia per abusi ai servizi sociali. Inoltre i loro racconti sarebbero stati incongruenti.
I fatti risalirebbero al mese di dicembre del 2023. Secondo l’accusa, la quattordicenne aveva fumato uno spinello e si era sentita male mentre lei e il cugino si trovavano in un luogo appartato a Livorno Ferraris. Lui le aveva suggerito di appoggiarsi su di lui e stendere le gambe, per poi approfittarne. Una versione che la ragazzina aveva raccontato solo mesi dopo a un’amica; ed era stata quest’ultima a coinvolgere la terza giovane.
Con l’assoluzione di martedì scorso, i guai per il trentacinquenne non sono però finiti: nei suoi confronti ci sono altre due indagini in corso, sempre per abusi, su altre ragazzine.
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