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Processi veloci: Vercelli al 1° posto in Italia

Un traguardo commentato con soddisfazione dal presidente Michela Tamagnone: "Per il terzo anno siamo strutturali – afferma – e questo nonostante, per circa quattro mesi, nel 2024 abbiamo lavorato con un giudice in meno: per lungo tempo assente, poi dimissionario"

Tribunale di Vercelli

Giustizia civile: il Tribunale di Vercelli ancora una volta (è la terza) al primo posto per la tempistica utile a definire un procedimento giudiziario. La classifica, relativa ai dati 2024, è stata pubblicata nei giorni scorsi da “Il Sole 24 Ore” ed è stilata attraverso il disposition time, l’indicatore che stima, appunto, la durata dei processi civili per conseguire gli obiettivi del Pnrr.
Rispetto al 2023, a Vercelli, lo scorso anno, la durata dei procedimenti (166 giorni) è diminuita del 13,9%; del 42,8% se confrontata con il 2019.
Come spiegato da “Il Sole 24 Ore”, il disposition time si calcola mettendo in rapporto i procedimenti pendenti a fine anno con quelli definiti nello stesso anno, moltiplicato per 365. Viene utilizzato a livello europeo e nazionale per monitorare i tempi della giustizia e misurare il conseguimento degli obiettivi Pnrr: tagliare i tempi dei processi del 40% entro il 30 giugno 2026. Obiettivo al momento già raggiunto dal Tribunale di Vercelli.

Un traguardo commentato con soddisfazione dal presidente Michela Tamagnone (nella foto): «Per il terzo anno siamo strutturali – afferma – e questo nonostante, per circa quattro mesi, nel 2024 abbiamo lavorato con un giudice in meno: per lungo tempo assente, poi dimissionario. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra per sopperire a questa mancanza, i colleghi giudici civili sono stati fantastici. Ad ogni modo siamo contenti e speriamo di poter mantenere questi ritmi. I flussi civili stanno aumentando: a fronte dei circa 850 procedimenti a fine 2024, da gennaio a maggio di quest’anno sono già 760». E tenendo anche conto dell’ormai cronica carenza di personale amministrativo, soprattutto nel penale: circa il 46%. «Tra l’altro – prosegue Tamagnone – stiamo liberando il Tribunale di Casale per restituirlo al Comune e questo impegna ulteriormente il nostro personale».
Aggiunge il presidente: «Siamo convinti che l’efficienza raggiunta nella conclusione dei procedimenti civili possa essere un elemento attrattivo per il territorio: un imprenditore sa che qui le cause vengono risolte in tempo brevi, come previsto dal Pnrr».
In tale senso, anche l’Ordine degli Avvocati di Vercelli, attraverso una nota del presidente Roberto Rossi, «rappresenta la propria soddisfazione per i risultati sempre più positivi raggiunti negli ultimi anni dal Tribunale di Vercelli, che in tal modo si è posto ai vertici per produttività, prima a livello regionale ed ora anche nazionale. La tempistica di risoluzione delle controversie è da sempre uno degli elementi di valutazione da parte delle imprese che intendono scegliere il territorio ove stabilire nuovi siti produttivi, di conseguenza il risultato conquistato dal Tribunale di Vercelli, potrà essere il volano per nuovi insediamenti nel nostro territorio, con evidenti ricadute positive in campo economico».
Risultati ottenuti dal Tribunale di Vercelli, in ambito sia civile che penale, che però, aggiungono gli avvocati, «non debbono far passare in secondo piano la preoccupazione che l’Ordine segnala da tempo: la gravissima carenza di personale amministrativo della locale Procura della Repubblica. La stessa regge agli impegni cui è preposta solo grazie alla dedizione e allo spirito di sacrificio dei magistrati e del personale che la compongono. È però evidente che la carenza di organico ha raggiunto un livello tale che alla lunga potrebbe portare a disservizi. Non possiamo che ringraziare quanti offrono un contributo volontario, una fra tutte l’Associazione dei carabinieri in congedo, ma sarebbe auspicabile che, in attesa di assegnazione di personale da parte del Ministero, un ausilio venga fornito anche dai Comuni e dalle Amministrazioni del territorio, considerata l’utilità per la cittadinanza».
Da parte dell’Ordine degli Avvocati, «nel ribadire la piena soddisfazione per i risultati oggi raggiunti dal Tribunale e l’elevato livello della competenza nelle decisioni assunte (lo dimostrano le poche sentenze riformate in appello)», la conferma del proprio impegno «sia per collaborare al fine di offrire all’utenza il miglior servizio che nel segnalare le possibili criticità che potrebbero incidere sullo stesso».

Il presidente del Tribunale di Vercelli Tamagnone coglie infine l’occasione anche per commentare la riforma Cartabia: «Noi la consideriamo buona. Ha imposto un cambio di mentalità ai magistrati, che devono arrivare alla prima udienza dopo aver letto una serie di atti. La riforma consente un’accelerazione nella decisione delle cause, con la prima udienza davanti al relatore con una super ordinanza. Con tutti gli argomenti già evidenti, è più facile giungere a conciliazione».

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