Intervento della Polizia
28 Novembre 2023 14:46
Rapina un diciottenne e minaccia di morte i suoi due amici. Responsabile un cittadino marocchino di 35 anni che, nonostante il tentativo di fuga, viene arrestato dalla Squadra volante della questura di Vercelli.
I fatti risalgono al primo pomeriggio di domenica 26 novembre. Un giovane di origine serba telefona al 113: racconta di aver appena subito un’aggressione in piazza Antico Ospedale (ex Pisu) da parte di un uomo di origine straniera che, dopo avergli sottratto violentemente lo zaino, tenta di far perdere le proprie tracce, dileguandosi con un'altra persona verso la stazione ferroviaria.
Il giovane, rimanendo in contatto con l’operatore radio, cerca di non perdere di vista l'aggressore, inseguendolo con due suoi amici fino a viale Garibaldi, dove poco dopo arrivano gli equipaggi delle Volanti, allertati immediatamente dalla sala operativa. L'intervento, tempestivo, consente di intercetta e arrestare l'autore della rapina. Quest'ultimo mantiene un atteggiamento indifferente e sprezzante nei confronti dei poliziotti, e minaccia di morte i due ragazzi che avevano assistito all’aggressione e che avevano cercato di inseguirlo insieme alla vittima.
I poliziotti si accorgono subito che il fermato è un soggetto noto, con numerosi precedenti giudiziari e di polizia; quindi lo sottopongono a perquisizione personale, trovandolo in possesso dello zaino del giovane di e altri beni dei quali l'uomo non è in grado di fornire alcuna giustificazione e, per i quali, viene dunque denunciato per ricettazione.
Terminati gli accertamenti, il trentacinquenne viene portano in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
"La Squadra Volante - dichiarano dalla Questura - ha così arginato e interrotto l’azione criminosa del soggetto, presunto responsabile di numerosi reati contro la persona e il patrimonio, commessi a ciclo continuo nelle ultime settimane, ai quali l’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico aveva dato priorità, nel sempre costante e attuale contrasto alla criminalità predatoria cosiddetta 'da strada'”.
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