Sfiorata una rissa con mazze da baseball

Sarebbe potuta finire molto male la lite scoppiata nei giorni scorsi in via Monviso, a Vercelli. L'intervento della Polizia ha per fortuna evitato che dalle parole si passasse ai fatti: a suon di mazza da baseball. Alla fine tutto si è risolto senza feriti e con due persone denunciate.  

I fatti risalgono al primo pomeriggio di mercoledì 6 settembre. Alla sala operativa della questura di Vercelli arriva la segnalazione di un dissidio violento tra numerose persone in via Monviso. Trasmessa la nota via radio all’equipaggio in servizio di controllo del territorio, la volante dell’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico raggiunge velocemente il posto.

Qui gli operatori notano numerose autovetture parcheggiate e un assembramento di persone intente a discutere. Il cittadino che ha fatto la segnalazione riferisce di essere stato vittima di un’aggressione per motivi economici e di avere chiesto aiuto ad alcuni membri della propria famiglia.

Nelle prime fasi concitate dell’intervento, gli operatori, nonostante la netta inferiorità numerica, riescono a tenere sotto controllo una situazione potenzialmente pericolosa. E notano una giovane che, con fare disinvolto, si allontana brandendo una mazza da baseball; si tratta di una rumena di 22 anni, che viene subito rintracciata e identificata, impedendole di fatto la fuga e sequestrandole l’arma.

I poliziotti, poi, individuano e identificano tutte le persone coinvolte nella lite. Intanto viene notata la presenza di un’altra mazza da baseball: è ben visibile all’interno dell’auto di uno dei presenti. Considerate le circostanze dell’intervento e il fatto che il proprietario non riesca a dare una giustificazione credibile sul motivo per cui abbia la mazza da baseball sull'auto, l'oggetto viene sequestrato.

Successivamente viene appurato che la lite tra un di persone residenti a Vercelli e un secondo gruppo di persone provenienti da Meda (Mb), era scaturita dal mancato accordo sulla compravendita di un’autovettura marca Mercedes.

Al termine degli accertamenti, la giovane di origine rumena e un vercellese di 27 anni vengono denunciati per porto d’armi o oggetti atti a offendere.