Vercelli: minaccia il personale di un hotel e la polizia

Estorsione, incendio aggravato, procurato allarme, stalking, molestie telefoniche e minaccia: con queste accuse la Polizia di Vercelli ha arrestato un quarantenne residente in provincia di Savona, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Savona.

I fatti. Nel pomeriggio del 26 settembre, il centralino della questura di Vercelli riceve una telefonata proveniente da una cabina telefonica: un anonimo riferisce di essere un addetto alle pulizie di un hotel cittadino e che, durante le pulizie di una stanza, ha notato, all’interno della stessa, la presenza di due pistole. Gli uomini della Squadra volante si recano all’albergo e qui apprendono che l’uomo segnalato, tra l’altro colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ineseguita, aveva lasciato l’hotel da tre giorni dopo avervi alloggiato dal 3 settembre, e che, durante la permanenza, si era mostrato fortemente agitato e instabile, lasciando la camera a soqquadro, con scritte offensive e minacciose sullo specchio del bagno. Non solo: l’uomo, dal giorno della partenza, aveva continuato a chiamare, frequentemente, l’hotel, minacciando, anche di morte, il personale e, in particolare, il portiere di notte con il quale aveva avuto un litigio.

Nel frattempo, gli uomini della Squadra mobile identificano l’anonimo che aveva telefonato al centralino della Questura il 26 settembre: si tratta di un italiano quarantenne, residente da anni in provincia di Savona, nonché lo stesso uomo che aveva alloggiato nell’hotel e che era ricercato. Lo stesso, inoltre, aveva continuato ripetutamente a chiamare in questura, insultando e minacciando anche gli operatori, denotando una precaria condizione psichica.

Alla luce dell’evidente pericolo creato da quelle farneticanti minacce, gli agenti della Squadra mobile iniziano una serrata attività di indagine finalizzata a rintracciare e catturare dell’uomo. Lo individuano quindi in un hotel di Como dove viene raggiunto, arrestato ed associato, dopo le incombenze di rito, alla casa circondariale di Como.