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Polizia - Anticrimine

In carcere Vittorio Raso, tra i 100 latitanti di massima pericolosità

Arrestato a Barcellona è stato estradato oggi, 11 agosto, in Italia

Polizia di Stato

Polizia di Stato: in carcere, in Italia, Vittorio Raso, tra i 100 latitanti di massima pericolosità facenti parte del programma speciale di ricerca. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 11 agosto, la Polizia ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale alla Corte di Appello di Torino nei confronti di Raso, condannato a 17 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altri delitti, sempre inerenti al traffico di stupefacenti. L'esecuzione del provvedimento è stata effettuata dal personale del Servizio centrale operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, con il personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, agli operatori della Squadra Mobile di Torino e della Polizia di Frontiera dello Scalo Aeroportuale di Malpensa.

Sono state infatti perfezionate le procedure di estradizione di Raso che, nell’ambito di una recente attività investigativa, avviata sulla scorta della sua dichiarazione di latitanza e coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Procura della Repubblica di Torino, era stato localizzato in Spagna dagli investigatori della Squadra mobile torinese.

Vittorio Raso, inserito nell’elenco dei 100 latitanti di massima pericolosità facenti parte del programma speciale di ricerca, era stato già arrestato a Barcellona il 10 ottobre 2020 e, successivamente liberato. Poi nuovamente arrestato, sempre a Barcellona, il 22 giugno 2022 e consegnato dalle autorità spagnole a quelle italiane nel corso della mattina di oggi 11 agosto. E' arrivato in Italia, scortato da operatori del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, nel primo pomeriggio di oggi, con un volo percorrente la rotta Barcellona-Milano Malpensa.

L’arresto di Raso giunge, peraltro, a poco tempo di distanza dall’esecuzione dei molteplici provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria torinese nei confronti di 28 persone, tra cui lo stesso latitante, su cui la Squadra Mobile ha acquisito elementi indiziari convergenti, secondo l’ipotesi di accusa, nella ricostruzione investigativa dell’esistenza di un’associazione criminale, capeggiata dallo stesso Raso e attiva nell’importazione di ingentissimi quantitativi di sostanza stupefacente sull’asse Spagna-Italia, con un volume di affari stimato in svariati milioni di euro. Quest'ultimo procedimento è, peraltro, nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

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