Mondovì (Cuneo)
di Redazione La Sesia
9 Marzo 2021 13:53
Violenze fisiche e verbali su bambini da 3 a 5 anni nella scuola dell'infanzia in cui insegnava.
Una maestra 57enne è stata arrestata dai Carabinieri della Compagnia di Mondovì, in quanto ritenuta responsabile di maltrattamenti nei confronti dei propri alunni della materna in cui insegnava, nel monregalese. La misura cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Cuneo su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini. La donna, domiciliata nel monregalese, era stata assunta a inizio anno scolastico con contratto a tempo determinato e assegnata alla scuola dell’infanzia in qualità di "organico Covid" per consentire lo sdoppiamento delle classi. Secondo le accuse, avrebbe sottoposto i bambini, tutti tra i 3 e i 5 anni di età, a violenze fisiche e verbali durante lo svolgimento dell’attività didattica, "inducendoli ad una condizione di paura e di soggezione tali da rendergli intollerabile la frequenza delle lezioni", spiegano i Carabinieri.
L’indagine è stata avviata nel dicembre dello scorso anno quando i Carabinieri di Mondovì hanno ricevuto una segnalazione dall’Istituto scolastico "in merito alle lamentele di alcuni genitori che riferivano di comportamenti tenuti dall’insegnante a causa dei quali molti bambini avevano espresso il desiderio di non frequentare più le lezioni con lei - viene spiegato - Dopo aver acquisito i primi elementi di riscontro sui maltrattamenti rivolti ai bambini durante l’orario scolastico, urla, castighi, ingiurie, minacce e percosse, i Carabinieri hanno monitorato costantemente il comportamento dell’insegnante attraverso l’impiego di telecamere, potendo così documentare la sua condotta, apparsa certamente sproporzionata rispetto alla finalità educativa e lesiva della dignità dei piccoli. Per contenere e gestire l’esuberanza dei bambini la donna aveva instaurato un clima di tensione emotiva e di paura all’interno della classe, cercando anche di condizionare psicologicamente i bambini per evitare che questi raccontassero a casa ciò che accadeva in aula".
"Il pericolo di reiterazione di queste condotte, emerso dall’abitualità delle stesse, entrate a far parte del consueto modo di rapportarsi dell’insegnante con gli alunni, ha reso necessaria l’immediata emissione e l’esecuzione a suo carico della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dall’Autorità Giudiziaria di Cuneo per l’ipotesi di reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi, che punisce anche l’autore di maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte alla propria autorità o a lui affidate per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia", concludono i Carabinieri.
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